"La vicenda di
Eluana Englaro mi ha indotto a scegliere questa soluzione per far conoscere le
mie ultime volontà e per offrire, a chi interessa, un modello da adottare per
affermare pubblicamente i propri convincimenti. Se Eluana avesse avuto la mia
stessa opportunità credo che sarebbe stata più rispettata e, certamente, non
venalmente strumentalizzata da tutti coloro che a vario titolo hanno colto
l'occasione per condurre una battaglia di principi, figli di visionarie
ideologie ispirate da credenze e superstizioni plurisecolari.
L'uomo, angosciato
dalla mancanza di certezze sui "perchè" e sul fine ultimo della sua
esistenza, inventa la religione e i suoi toponimi dove svolgere i suoi riti
motivanti e tranquillizzanti.
Ma il demone del potere
sfrutta questi bisogni esistenziali e forma individui cinici e avidi che,
facendo presa sulle menti più vulnerabili, riescono ad accreditarsi quali
Vicari di un Dio che, loro tramite, indica agli umili la condotta che li
renderà a Lui graditi e utilmente operosi per i suoi Messi.
La storia dell' Uomo è
piena di fanatici Messi e Vicari che cercano di soggiogarlo per sfruttarne le
paure esistenziali allo scopo di avere per sè i maggiori benefici derivanti
dall'attività della sua organizzazione sociale.
Nell'attuale organizzazione
sociale Messi e Vicari, cioè politici e sacerdoti del tempio, a un tempo sodali
e nemici, si fronteggiano con il peso delle varie alleanze al fine di
perpetuare lo sfruttamento di sempre, lo sfruttamento della povera gente beota,
terrorizzata da tetre prospettive terrene e ultraterrene alimentate ad arte. In
questo scorcio di inizio secolo, clerici e politici si sono spesi più che mai
per mantenere il dominio di un'opinione pubblica talmente plagiata che fa
proprie le loro personali battaglie, senza scorgere il loro vero intento.
L'opinione pubblica è
drogata da convincimenti che la rendono acritica e supina, partigiana di
ragioni spesso oscure, dimentica invece della propria ragione d'essere
espressione di esseri liberi e razionali.
L'Uomo deve liberarsi
dal giogo oppressivo di queste "Guide" che pretendono di governarlo
mortificandone la intrinseca natura e travestendolo da attore del mito di cui
si servono per dominarlo. "
Giuseppe
Pellerito
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