venerdì 10 luglio 2009

RIDATECI IL FUTURO (di F.M.)

Trascrivo il post di F. M. , prelevato dal sito di Beppe Grillo, con il gelo nelle vene. E' una denuncia dolorosa che mette in luce una sola realtà: se non siamo quei furfanti del sistema, comunque siamo loro complici e perciò condividiamo le loro stesse responsabilità, indipendentemente dalle ragioni che hanno prodotto la nostra indifferenza al loro agire.
Ci siamo regalati alibi che hanno corazzato la nostra sostanziale vigliaccheria, evocando la famiglia, i figli, il mutuo, il vivere e il lasciare vivere.
Ora certe orde barbariche di politici politicanti, che si pasciano alla grande a nostre spese facendo quadrato attorno ai loro assurdi privilegi, nemmeno lambiti dalla vergogna del discredito guadagnato, sono diventate le padrone della nostra vita e della vita dei nostri figli.
Hanno ipotecato i nostri ideali, la nostra fede, i nostri sentimenti in cambio di illusioni patinate ottundendo i nostri pensieri, impedendoci di riflettere e di comprendere la realtà di fango nella quale siamo ormai immersi. Non voglio aggiungere null'altro. Voglio solo dire a F.M.: SCUSAMI! E NON MI ASSOLVERE. LASCIAMI MORIRE CON LA MIA COLPA (Tataranchiu) 

Non ci stò più, non gioco più al vostro gioco, ogni barriera è stata infranta, ogni parola è ormai superflua , ogni azione è arrivata ad essere inutile, ogni nostra indignazione è rimasta rauca ed ogni nostro ideale è rimasto orfano.
Appartengo alla generazione che è cresciuta con le carte da parati in casa, le riunioni di tupperware dei genitori,il commodore 64, un partigiano come presidente della Repubblica, niente di meno che un Verona scudettato e l'illusione che l’Italia fosse davvero il paese che aveva superato il Regno Unito nella rendita pro-capite.
Ci avete fregato per bene, ci avete fatto credere che tutto quello che stavate facendo era per noi, per il nostro futuro, per il nostro benessere.
Ci avete insegnato che in fondo l’Italia, pur con tutte le sue contraddizioni, era un paese che si sostentava da sè, che aveva sconfitto il fascismo, il terrorismo,che era stato un gran paese dove negli anni ‘60 la lira valeva persino di più che il franco svizzero.
Ci avete fatto credere che grandi uomini dirigevano grandi imprese, e forse una volta era davvero così, però l’abitudine a tollerare l’indicibile, ci ha fatto vedere come Alitalia, Parmalat, Telecom e chissà quante altre erano (e rimangono) tutto un trucco della vostra generazione di farsanti, pronta solo a riempirsi le tasche di soldi e la bocca di falsità.
Ci avete nascosto delle cose incredibili, che e quando finalmente si riveleranno non vi perdoneremo mai per non aver voluto andare fino in fondo e lasciarci in cambio una pesante eredità di morte e sofferenza: Ustica, piazza Fontana, l’Italicus, la stazione di Bologna, la P-2 , i patti mafia-stato.
Vi rendete conto di che cosa avete taciuto ai vostri figli?Ci avete cresciuto facendoci credere che un giorno il futuro sarebbe stato nostro e con esso un lavoro decentemente pagato per potersi pagare un’affitto, per potere crescere i figli, potere vivere degnamente la nostra vita, ma alla fine la vostra ingordigia, la vostra avidità, la smania di potere, la volontà precostituita di volere sistemare ad ogni costo (proprio ad ogni costo) i figli, i parenti, gli amici, gli amici degli amici non ha fatto altro che uccidere per sempre la meritocrazia e con essa la speranza di vedere un paese più giusto ed equo che eppure dovrebbe importare anche a voi.
Avete lasciato in mano il futuro dei vostri stessi figli alle agenzie di lavoro temporaneo, ai soprusi ed agli sfruttamenti sul lavoro come se fossimo restrocessi di 50 anni.
Non siete nemmeno capaci di accorgervi che una intera generazione di giovani italiani, figli vostri, preparati, onesti, intelligenti, brillanti e con tanta voglia di fare ormai stà abbandonando il Paese e così facendo lasciate che i vostri figli vadano a fare prosperare economicamente e socialmente altri paesi, lasciando un grosso vuoto in Italia: un vuoto economico (chi pagherà le pensioni? e poi perchè si dovrebbe visto che noi la pensione non la vedremo di certo) un vuoto socio-lavorativo (architetti,medici, ricercatori ,semplici impiegati qualificati, operai specializzati e comunque in generale giovani dinamici e vitali stanno lasciando il paese), un vuoto affettivo e generazionale.
E poi vi lamentate della invasione degli stranieri (perchè loro non dovrebbero prendere ciò che altri lasciano oppure chi rimane non vuole più fare ?)
Vi lamentate dei politici però poi nessuno si preoccupa di fargli vedere che se sono stati votati devono dimostare che sono degni di quel ruolo che voi pagate con le vostre tasse (e quindi con i vostri sacrifici).
Vi lamentate di qualsiasi cosa ma siete capaci di sopportare qualsiasi sopruso, non è forse questa ipocrisia? È questa la strada maestra che noi figli del baby boom della fine degli anni 70 dovremmo seguire ed accettare?
Noi trentenni nel pieno delle nostre facoltà fisiche e mentali non abbiamo più un futuro, è veramente questo che avevate in mente per noi?
Visto che vi siete rubati tutto almeno restituiteci quello che non potrà mai appartenere a voi: RIDATECI IL FUTURO

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